Partnership tra ComoNExT di Lomazzo e Icona di Ivrea. Obiettivo, la nascita di un polo tecnologico – Corriere di Como

Icona, raggruppamento di diciotto soggetti espressione del tessuto produttivo e sociale di Ivrea e ComoNExT – Innovation Hub di Lomazzo hanno siglato una partnership per un progetto di riqualificazione delle fabbriche ex Olivetti di via Jervis a Ivrea.

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Corriere di Como – mercoledì 22 gennaio 2020

Ivrea, ecco come risorgeranno le vecchie fabbriche Olivetti – La Stampa

Icona ComoNExT – Innovation Hub, hanno siglato una partnership per un progetto di riqualificazione delle fabbriche ex Olivetti di via Jervis, core zone Unesco della città diventata patrimonio dell’umanità per la sua storia industriale. Dentro l’Innovation Hub, su una superficie di 15mila si insedieranno 80 imprese che daranno lavoro a 500 persone. All’interno di quest’area ci sarà un incubatore di start up ceretificato Mise.

La Stampa – 21 gennaio 2010

La Olivetti riparte da Comonext: ad Ivrea un laboratorio per l’innovazione – Corriere della Sera

Un polo tecnologico nelle fabbriche dell’ex Olivetti ad Ivrea, compresa quella «di mattoni rossi» dove cominciò (e tramontò) il mito della Silicon Valley italiana.

Un hub per l’innovazione che rinverdisca l’epopea di quegli impianti, nel Canavese, dove furono progettate, tra le altre, la mitica «Divisumma 14», la prima calcolatrice elettromeccanica al mondo e la «Programma 101», il primo elaboratore da cui hanno preso forma gli attuali pc. Ora Ivrea prova a ripartire prendendo a modello Comonext.

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Corriere della Sera – martedì 21 gennaio 2020

ICONA e ComoNExT – Innovation Hub hanno siglato una partnership per un progetto di riqualificazione delle Fabbriche ex Olivetti di via Jervis

All’interno dell’Innovation Hub, su una superficie di 15.000 mq, si insedieranno 80 imprese che daranno lavoro a 500 addetti

Ivrea, 20 gennaio 2020ICONA, raggruppamento di diciotto soggetti espressione del tessuto produttivo e sociale eporediese, in collaborazione con Confindustria Canavese, ha fatto realizzare uno studio di fattibilità per l’insediamento di un polo tecnologico presso le Fabbriche ex Olivetti, nell’ottica di intercettare le necessità di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese del territorio.

Le realtà della “cordata”, infatti, hanno voluto condividere la visione e il sogno di riportare il patrimonio industriale di Olivetti al ruolo di riferimento internazionale nel campo dell’innovazione e della responsabilità sociale, nella convinzione profonda che il valore simbolico e pratico della Fabbrica e del pensiero imprenditoriale rappresentato dall’esperienza di Olivetti non possa andare disperso.

Per realizzare tale obiettivo, ICONA ha acquistato il complesso di Fabbriche ex Olivetti che si affaccia su via Jervis e ha dato il via a un articolato progetto di riqualificazione con lo scopo di promuovere l’insediamento ad Ivrea di nuove attività produttive ad alto contenuto tecnologico e di riportare il contesto territoriale in un percorso di sviluppo e innovazione. ICONA, in tale prospettiva, ha scelto di avvalersi del supporto di uno dei più importanti poli di innovazione sviluppatisi sul territorio nazionale, ComoNExT: Digital Innovation Hub e Incubatore di startup certificato MiSE nato nel 2010 a Lomazzo (Co).

In particolare, ComoNExT ha creato e sviluppato un modello di business che raccoglie in modo mirato le competenze presenti al suo interno (oggi 130 imprese innovative afferenti a settori diversi) nell’ottica di facilitare il trasferimento tecnologico e digitale alle imprese che hanno maturato la necessità di innovare.

Sulla base dell’esperienza di ComoNExT, nell’ambito di un rapporto di partnership, ICONA intende indirizzare anche sul territorio canavesano un progetto di sviluppo economico e sociale basato sull’innovazione. L’analisi si è focalizzata sulla valutazione di alcuni elementi considerati strategici nella pianificazione di azioni di sviluppo locale: il territorio, il sistema delle imprese, la mobilità locale, il capitale umano e sociale, la capacità di attrarre investimenti. Attraverso interviste agli stakeholders del territorio si è cercato di stimare il grado di volontà nel sostenere un cambiamento in termini di innovazione.

Dalla ricerca è emerso chiaramente che il Canavese eredita ed esprime una propensione all’innovazione e che desidera risvegliarsi dopo un periodo di quiescenza. In questa direzione, il rapporto con ComoNExT può risultare una strada vincente focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche del territorio di riferimento. La necessità di un “catalizzatore” di innovazione che veda coinvolti tutti i principali stakeholder territoriali è sentita e condivisa da tutti e il progetto di Ivrea è percepito come una valida opportunità e come uno strumento appropriato per guidare il processo di sviluppo strategico del territorio.

Vogliamo che le iniziative all’interno delle Officine ICO abbiano ricadute concrete sul territorio, il progetto con ComoNExT ha tutte le caratteristiche per essere un acceleratore dello sviluppo delle nostre PMIIl dialogo con tutti gli stakeholder prosegue fruttuoso e desideriamo ottenere il loro massimo coinvolgimento, solo con un’azione di sistema possiamo raggiungere risultati ambiziosi. ICONA è pronta a svolgere il suo ruolo di catalizzatore delle energie positive e trasformarle in azioni concrete, che è poi l’obiettivo per cui i nostri soci l’hanno costituita.

afferma il Presidente di ICONA Andrea Ardissone

Annunciando l’operazione, Stefano Soliano Direttore Generale di ComoNExT – Innovation Hub ha dichiarato:

Siamo orgogliosi di stringere questa nuova partnership con ICONA diventando parte attiva di un progetto di rinascita di un luogo oggi patrimonio Unesco e di un territorio di straordinario valore storico e culturale grazie all’ esperienza Olivetti. L’obiettivo di questo accordo è quello di fare di quel polo un hub di imprese votate all’innovazione secondo i princìpi dell’economia civile di cui sia ICONA che ComoNExT sono portatori: un hub in grado di attrarre innovazione per poi restituirla al territorio a partire dal successo che l’iniziativa ha avuto a Lomazzo.

Creare un Polo tecnologico a Ivrea sulla base del modello comasco è una sfida davvero entusiasmanteOggi l’innovazione è la via maestra per raggiungere obiettivi di crescita e successo: poter contare su un accompagnamento valido ed efficace lungo un percorso di innovazione e sviluppo può significare moltissimo per un’impresa. La nascita del nuovo polo non potrà che apportare benefici al nostro sistema economico e potrà contribuire in modo concreto ed efficace e a dare ulteriore slancio alle aziende del Canavese.

commenta Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese.

Il comunicato stampa qui.

OBIETTIVO Bologna – La Datapoiesis nelle città

Come possono i dati diventare parte dello spazio pubblico urbano?

Come trasformarli in processi generativi che portino a nuove forme di consapevolezza e attivazione? Quali sono le implicazioni e le opportunità che si aprono per le persone, le organizzazioni e le istituzioni e il welfare di una città?

 

Dopo Ancona, Torino e l’intensa Fall School nelle Fabbriche ex Olivetti a Ivrea, dal 24 al 26 gennaio Datapoiesis fa tappa ad Art City. Nella cornice di art+b=love(?) on tour, in sinergia con Maison Ventidue si articola il ricco l’evento OBIETTIVO Bologna. La Datapoiesis nelle città: una mostra, un panel e un percorso urbano dedicati al connubio tra arte, scienza e tecnologie, dove i dati e la computazione diventano il mezzo per conoscere e comprendere le grandi questioni planetarie complesse come la povertà, il cambiamento climatico, l’energia, le migrazioni, la salute, l’istruzione. 

 

art+b=love(?), contenitore nomade dedicato al potere che l’arte ha di produrre innovazione sociale ed economica, inizia il tour 2020 a Bologna con Datapoiesis. Un appuntamento importante per parlare di arte, dati e welfare, nella città che in Italia ha maggiormente strutturato la propria identità sulla qualità dei servizi, le opportunità per le persone più fragili e l’accoglienza delle differenze. Grazie ai numerosi partner coinvolti per questa tappa – le istituzioni, il mondo del nonprofit e le imprese sociali – la tre giorni pensata per Art City individua una possibile traiettoria per costruire spazi fisici e virtuali di connessione tra competenze eterogenee – quelle di artisti, designer, informatici, urbanisti, economisti, politici – che utilizzino i dati per migliorare la relazione tra le persone e la qualità di vita dei cittadini. Una prima rete che si aggrega per creare un impatto positivo intorno a questioni che non possono essere delegate ai tecnici, ma devono entrare nel discorso di tutta la comunità.

Federico Bomba, Presidente Sineglossa e Direttore art+b=love(?) festival

Al centro della mostra OBIETTIVO, la prima opera d’arte datapoietica ospitata per l’occasione nell’Ex Chiesa San Pietro Martire, location che ha ridato vita alla storica chiesa di Via Orfeo, trasformata in un luogo di eventi e soggiorni privati che unisce due mondi culturalmente lontani: quello del design e quello della tradizione architettonica italiana degli edifici cattolici del 1600. 

OBIETTIVO è una scultura di dati che si illumina in base a come le persone entrano ed escono dallo stato di povertà estrema nel mondo. Un oggetto datapoietico ha la fondamentale caratteristica di essere un totem, intorno al quale le persone possano riunirsi per entrare in contatto con fenomeni complessi che restano al di fuori della nostra percezione. Questa location ci trasporta direttamente nella dimensione del rito: è quello di cui abbiamo bisogno per sperimentare nuove forme di connessione ed empatia e ripeteremo a Bologna il primo rituale che con il progetto abbiamo sperimentato a Torino, alla galleria Wild Mazzini. Mai come in questo inizio di anno, all’insegna di fortissime tensioni internazionali, siamo coscienti del ruolo che la Datapoiesis può avere nel costruire forme di sensibilità grazie alle quali  vivere (e sopravvivere) dentro la globalizzazione. 

Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, autori dell’opera e fondatori di AOS – Art is Open Source e del centro di ricerca HER – Human Ecosystems Relazioni

Tutte le info sull’iniziativa qui.

Startup, arte e sociale, Rinasce il sogno Olivetti – La Repubblica

Una cordata di imprenditori locali ha comprato la fabbrica in cui nacquero i primi pc.

La rilancerà attraverso il progetto Icona. L’obiettivo? Riportare gli innovatori in città.

Portare informatici, ingegneri, ma anche artisti e innovatori sociali nella fabbrica simbolo dell’Olivetti. Dopo anni di abbandono un gruppo di imprenditori, con capofila l’Aeg, la cooperativa di energia e gas di Ivrea, ha comprato la storica fabbrica dei “mattoni rossi” dove cominciò la produzione delle macchine da scrivere. A gestirla e a progettarne il futuro produttivo c’è Icona, nata da un gioco di parole tra l’idea del luogo simbolo e il nome della impresa olivettiana, Ico, cioè appunto Ingegner Camillo Olivetti.

L’articolo completo qui.

La Repubblica – martedì 7 gennaio 2020

Alberto Cirio assegna una targa agli imprenditori di ICONA

Agli imprenditori di ICONA, moderni ‘custodi’ della Fabbrica di Mattoni Rossi, per aver dato un futuro a un luogo simbolo della storia del Piemonte, del genio italiano e della sua straordinaria capacità di innovare

è la frase riportata sulla targa che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Il Presidente del Piemonte ha annunciato inoltre, nel corso della premiazione del di Icona lo scorso 19 dicembre, di voler in parte finanziare la ristrutturazione dell’ex asilo nido Olivetti di Ivrea.
L’ iniziativa ben si innesta in un progetto più ampio di rilancio dei luoghi olivettiani. “Noi – ha spiegato oggi il governatore Cirio, durante la cerimonia di premiazione per l’impegno di Icona – vogliamo fare la nostra parte insieme al Comune di Ivrea: interverremo mettendo i soldi, ma la scintilla l’avete data voi di Icona”.
“La provincia – ha commentato Andrea Ardissone, Presidente di ICONA – costituisce l’ossatura economica dell’Italia. Il territorio eporediese ha la necessità di tornare ad essere attrattivo. Nell’area di via Jervis vogliamo inserire un laboratorio per l’innovazione”.

 

I fantasmi di una vecchia fabbrica stanno tornando in vita grazie ai dati – Vice

Olivetti ha rappresentato a lungo un sogno di avanguardia tecnologica italiana tramontato ingiustamente. Siamo stati al rito spirituale digitale che vuole richiamarlo dal mondo dei morti.

Se come me provi ad arrivare ad Ivrea partendo dalle Marche e usando unicamente i mezzi pubblici, ti trovi a compiere un viaggio infinito. E inizi a pensare che, forse, la città sede delle fabbriche e del progetto visionario di Olivetti non esista. D’altronde, l’etimologia della parola Utopia vuol dire proprio questo: un luogo che non esiste.

Olivetti è un fantasma che infesta la memoria italiana. Solo a pronunciarne il nome vengono alla mente sogni di un futuro di avanguardia informatica, che ora somiglia più a un’utopia in gran parte abbandonata. Un nuovo progetto, però, vuole far ripartire l’immaginario olivettiano, mettendo i dati digitali alla base di nuovi prodotti di design e arte: la prima startup datapoietica.

L’articolo completo qui.

Vice – 10 dicembre 2019

Nasce Ico Academy nelle Officine ICO di via Jervis

Icona è lieta di annunciare la nascita della più recente iniziativa: ICO Academy.

Si tratta di una iniziativa in campo formativo che ha l’obiettivo di continuare ad animare le Officine ICO e riportarle al centro del pensiero e delle attività dell’economia moderna.

Le attività sono sviluppate con partner di livello e prestigio internazionale su tematiche di attualità e anche avanguardia, rivolgendosi ad un pubblico professionale sul territorio nazionale.

Al momento sono due i corsi in programma nel 2020, di alto livello qualitativo, di prestigio internazionale e rivolti al mondo business.

Il primo (di tre giorni) è stato ideato assieme al Copenhagen Institute of Interaction design (oggi erede dell’esperienza dell’Interaction Institute di Ivrea) e si focalizza sulle tecniche e strumenti per lo sviluppo di processi strategici ad impatto, e di innovazione di prodotto. Il CIID raccoglie nel corso dell’anno centinaia di studenti provenienti da tutto il mondo.

Il secondo (un singolo giorno) invece si focalizza sul tema blockchain insieme al centro di Competenza di Zugg in Svizzera. Si rivolge però a uomini di business ed executive che desiderano comprendere l’impatto di tali tecnologie nei business model e nei propri settori di attività.

 

Un altro passo fondamentale nello sviluppo del progetto di Icona; sul tema formativo abbiamo ricevuto tante sollecitazioni e abbiamo risposto con una prima fase di due corsi che riteniamo posizionarsi nella fascia alta del mercato e con partner di assoluto livello mondiale. Pensiamo possa aiutare sia l’imprenditoria locale, offrendole contenuti formativi moderni e strategici, e dall’altro canto riportare Ivrea, le Fabbriche e le attività che ivi si svolgono di fronte al mondo dell’imprenditoria e del management di tutta Italia”.

 

afferma il Presidente di Icona Andrea Ardissone

Ecco le caratteristiche dei due corsi in programma (per maggiori informazioni http://academy.icona.srl/)

 

Forecasting the Future – 4/5 e 6 Marzo 2020

In collaborazione con il Copenhagen Institute of Interaction design

PER CHI

Il corso si rivolge a chiunque sia coinvolto nella definizione delle strategie della propria organizzazione, profit e non profit, oppure nel campo dell’innovazione di prodotto.

COSA

Apprendere il Design Thinking per coloro che definiscono le strategie future delle proprie organizzazioni e per chi opera nel campo dell’innovazione di prodotto; con la possibilità di attingere alla immensa esperienza nel campo del CIID, prestigioso hub internazionale di menti creative.

I partecipanti apprenderanno come riflettere in un approccio critico sulle tecnologie e l’impatto che possono avere sul futuro del business; con un mix di strumenti e tecniche (i.e. Future Wheel, Impact Matrix)si comprenderà come analizzare lo scenario di mercato per individuare trend e tecnologie “disruptive”. Allo stesso modo i partecipanti impareranno un approccio critico all’innovazione e a come discernere tra segnali significativi e rumore di fondo.  Approfondisci.

Caratteristiche base del corso:

  • Comprendere le basi della previsione
  • Esplorare trend tecnologici e imparare metodi “hands on”
  • Identificare le sfide del business
  • Scoprire come trasformare le sfide in opportunità
  • Esplorare lo scenario degli strumenti strategici e delle tecniche di innovazione di prodotto
  • Imparare a comunicare idee e strategie in maniera coinvolgente

CHI

Dalla Danimarca, dal prestigioso CIID, il corso sarà tenuto da Simona Maschi e Filippo Cuttica

Sede:  Ivrea (Italy) – nelle Fabbriche di Adriano Olivetti

Lingua: Inglese

 

Hashcamp – 13 febbraio 2020

PER CHI

Il corso si rivolge a chiunque gestisca un business, quindi Business Manager e Executive, provenienti da tutte le discipline e funzioni aziendali, tecniche e non tecniche. Non sono richieste competenze IT.

COSA

Sarà un’esperienza immersiva, all’interno delle Fabbriche di Adriano olivetti, nel mondo delle Blockchain e delle applicazioni nel campo del business e dell’industria.

I partecipanti esploreranno le applicazioni possibili e il potenziale della tecnologia Blockchain; l’obiettivo è quello di comprendere come queste soluzioni possano essere applicate nell’industria agendo sulle forze sottostanti i cicli micro e macro del mercato.

Inoltre saranno forniti gli strumenti per valutare i concept di Blockchain e casi pratici, e come utilizzare nel modo migliore il framework teorico e i dati disponibili (on e off chain).

Caratteristiche base del corso:

  • Cosa è una blockchain
  • Cosa è un Distributed Ledger (DLT)
  • Emissione di token e mercati
  • Overview di casi pratici
  • Modelli di business
  • Centralizzazione e decentralizzazione

CHI

Dalla vicina Svizzera, dal centro di Competenza Blockchain di Zugg, il corso sarà tenuto da Alessandro Tenconi e Luca Ecari

Sede:  Ivrea (Italy) – nelle Fabbriche di Adriano Olivetti

Lingua: Inglese

 

Il comunicato stampa qui.