LE SFIDE

Architettura e design

Bellezza al servizio della funzionalità.

Negli anni a venire, le nuove tecnologie intrecceranno nuovi rapporti con l’arte e il design. Realtà vicinissime a Ivrea, come il CCR Venaria Reale, esplorano l’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione nella conservazione e nel restauro di patrimoni artistici e architettonici.

La Fabbrica di Mattoni Rossi – luogo simbolo della parabola olivettiana e punto di partenza dell’epopea della trasformazione di Ivrea in città industriale – è un punto di riflessione simbolico e privilegiato su tali nuovi orizzonti. Ancora di più in un momento in cui la città sta portando a termine il suo percorso di candidatura per l’ingresso nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco quale città industriale del XX secolo.

LEZIONI DAL PASSATO: ARCHITETTURA E BEN LAVORARE

Ivrea è il luogo per eccellenza in cui osservare l’influsso delle scelte architettoniche sulle relazioni all’interno degli spazi.

Per assecondare la crescita dell’azienda senza abbandonare il proprio desiderio di rendere la fabbrica un luogo di costruzione di una nuova comunità, Adriano Olivetti affidò la progettazione dei nuovi stabilimenti ai giovani Luigi Figini e Gino Pollini: lo stile razionalista e l’elemento vetro divennero dominanti, consegnando alla città fabbriche eleganti, gentili, chiare e luminose.

La fabbrica, mezzo privilegiato per la costruzione di una società a misura d’uomo, doveva essere esteticamente degna di questa missione. E, più in generale, dovevano esserlo tutti i nuovi edifici, che fossero adibiti alla produzione, alla progettazione, alla cura, alla ricreazione o che fossero edifici abitativi.

Oltre a questo, c’era la consapevolezza in Olivetti che non era si potevano produrre capolavori che si facessero apprezzare in tutto il mondo, in virtù della loro funzionalità ma anche della loro bellezza, in luoghi viceversa tristi e opprimenti.

What Clients Say About Us

“Via Jervis a Ivrea è la via più bella del mondo.”
Le Corbusier
Architetto